Le ultime meraviglie di Pompei
Le ultime meraviglie di Pompei
La bellezza non si ferma…ed è alquanto ironico che mentre il mondo di oggi si è dovuto fermare per mesi , nel mondo di allora, nel remoto passato dell'antichità, la “vita", il lavoro è continuato ad andare avanti portando definitivamente alla luce le ultime scoperte già accennate del 2019.
Ma vediamo di capirci meglio : La città antica di Pompei ha un estensione di 66 ettari di cui il 70 % è già stato portato alla luce e quindi scavato
Negli ultimi quasi tre anni si è iniziato a scavare nel regio V° . Fu l'affresco di Leda e il cigno a rompere il silenzio dei media nell'inverno del 2018 quando proprio in quella zona una domus semi scavata , mostrò agli occhi degli archeologi questo bellissimo affresco in cui la posa umanoide del cigno nell'atto dell'accoppiarsi, lo rende così speciale e diverso rispetto alle altre versioni.
L'esterno della domus è stata resa quasi subito visibile tanto è vero che già dall'inverno di quell' anno riuscii a portare i miei clienti a vedere l'affresco! Diverso invece è il caso del mosaico della casa di Giove, che cronologicamente è la seconda domus scoperta in quell'area.
La casa prende nome dal larario(già trovato nell'800) raffigurante Giove nel giardino. Bhè, questa casa rappresenta un'altra grande scoperta per l'unicità del mosaico trovato. La domus infatti oltre a presentare decorazione a fresco in I° stile e pavimento in tessere musive mostra un grande mosaico di cui il professore Osanna ha interpretato come il mito di Orione.
La storia è quella di un cacciatore che morì folgorato dal veleno di uno scorpione inviato da Hera. Giove allora trasforma i due protagonisti in costellazioni, allontanandoli l'un dall'altro e facendo in modo che mai potessero vedersi essendo visibili uno al tramonto e l'altro all'alba
Altra e ultima domus ( finora) è la casa con giardino. Questa ha dell'incredibile, non tanto per la decorazione del portico ma piuttosto per una scritta in carboncino che conferma le ultime ipotesi sulla data dell'eruzione! Tradizionalmente infatti , in base agli scritti di Plinio il giovane l'eruzione è datata 24 agosto del 79 D.C.
Il grafito , invece scritto a carboncino e quindi poco resistente, recita testuali parole: “
XVI (ante) K(alendas) Nov(embres) in[d]ulsit
pro masumis esurit[ioni]"
“Il 17 ottobre lui indulse al cibo in modo smodato”. Quindi 2 mesi dopo la data ufficiale la cittadina vesuviana non era stata ancora sterminata dal Vesuvio cosa che avverrà una settimana dopo…
Chiuso il discorso domus , apro una breve parantesi sulla bottega appena scavata resa celebre dai media con eccezionali decorazioni quasi tridimensionali. Di questa però ne ho già parlato sulla mia pagina facebook visitare napoli e che potete leggere qui : https://www.facebook.com/guidaturisticanapoli/photos/a.758514267513341/3877911638906906
Insomma, vi ha intrigato questo articolo? Allora vi invito a visitare gli scavi di Pompei con me prenotandovi telefonicamente o per mail attraverso i recapiti di questo sito per conoscere e vedere dal vivo questi incredibili tesori!
Dott. Fabio Comella , guida turistica per la Campania