O meglio…la  napoletana!

Qualche tempo fa un amico mi presentò una giovane donna straniera, Deanna in procinto di trasferirsi a Napoli e con tanta voglia di socializzare ed integrarsi nella nostra città. Purtroppo dopo quell’incontro non ci siamo più visti e nonostante non sia riuscito ad aiutarla.  rimasti in contatto tramite social network. Inizio così a seguire le sue “avventure " su Facebook  ed è lì che Deanna mi sbalordisce! Scopro che dopo aver imparato l’italiano inizia a prendere lezioni di …napoletano! Ma non solo, la mia amica virtuale si iscrive a vari gruppi expa e, piano piano, assurge a ruolo di paladina della città di Napoli difendendola in ogni dove dalle solite critiche di italiani e dai pregiudizi di stranieri che timorosamente  chiedono informazioni sulla città partenopea. Ad ogni domanda Deanna riusciva a dare argomentazioni valide e si infervorava quando qualcuno parlava male della nostra città senza esserci mai stato. Che tipo! Deanna come venni a scoprire più avanti aveva davvero una storia interessante… Da qui l’idea di spogliarmi dei panni di guida turistica e vestire quelli di giornalista e intervistarla :

F. Allora Deanna mi vuoi raccontare la tua storia?

D. Beh è in realtà è una storia di famiglia anzi di nonni e bisnonni!

F. Cioè?

D. Sia i miei nonni da ambo i lati che i bisnonni avevano origini italiane e sono immigrati negli States alla ricerca di lavoro

F: Quindi stiamo parlando di che periodo?

D: allora il mio bisnonno materno arriva in America all’età di 18 anni, nel 1901, la mia bisnonna materna arriva in America all’età di 21 anni, nel 1906. Mentre la mia nonna materna nasce nel 1912 a little Italy da genitori immigrati d Cervinara e Benevento. Il nonno materno , invece, nasce a Melfi e all’età di 5 anni si trasferisce anche lui in America con la famiglia. Il mio nonno paterno, invece, proviene da Bari e arriva in America nel 1920, raggiungendo il fratello che già si trovava lì e lavorando in un’impresa di rompighiaccio. Mia nonna paterna è nata a Bari nel 1918 ed è venuta a

F: ok Deanna ma io voglio sapere qualcosa che ti riguarda più direttamente…

D: Well (Deanna ogni tanto si fa sfuggire qualche parola in inglese) io sono americana, sono nata e cresciuta a New York, dove ho studiato moda. La prima volta che sono venuta in Italia è stato 10 anni fa, dove ho visitato Roma, Firenze e venezia ma non sono mai scesa al sud. Ci vengo a distanza di qualche anno ma per poco tempo, insieme a degli amici, per una vacanza di due settimane.

F: E?

D: E… è diversa, cambia tutto, mi tornano in mente tante cose della mia infanzia… Certe parole in dialetto, certi usi, certi costumi, le ricette e pure la gente… Mi sono sentita di nuovo a casa. anzi, decido di prendere casa ma non a Napoli a Cervinara, nel 2019 dove inizio a lavorare come insegnante. Di tanto in tanto andavo a Napoli, Cervinara mi stava stretta, Napoli… è una metropoli. Si è molto simile a New York per certi aspetto, è internazionale, ci sono tanti turisti, musei, arte… Si, they are sisters!

F: ma sei stata anche a Roma, anche lei è una metropoli ed hai visto altre città italiane, in cosa trovi differenze§?

D: sono entrambe belle, pure Firenze. Di Roma mi è piaciuta l’arte e la storia ma le persone e i commercianti sono talvolta freddi e ostili. A Napoli è diverso, sono tutti più socievoli e cercano di aiutarti. Sono cose che non trovo a Roma dove comunque ho degli amici. Diciamo che generalmente non è accogliente. Non so, a Napoli c’è il sole, il mare. forse per questo le persone sono più felici. Sono stata anche a Bari, città natale di mio nono. Pure Bari è bella, c’è io mare, è accogliente ma Napoli è più internazionale, ci sono tantissimi modi per svagarsi e fare amicizia.

F: Quindi è questo che ti piace di Napoli: le persone, il clima è l’accoglienza…

D: e gli uomini

F: [risata] In che senso?

D: Qui gli uomini accompagnano le donne fino a casa la sera e non ti chiedono di salire sopra.

F: [altra risata, (tra me e me penso che allora i film americani sono veritieri)] altra cosa che ti piace?

D: i musei e i siti archeologici. Ho l’abbonamento al MAN, sono stata sei volte a Pompei e tre ad Ercolano, una a Capodimonte

F: Quello che non ti piace, invece?

D: Non mi piacciono le macchine. Ossia come si attraversa la strada e non mi piace l’influenza che hanno i turisti in città

F: cioè?

D: i napoletani si stanno adattando ai turisti e si comportano di conseguenza. Non sono più…

F: Genuini?

D:Sì!

F: Senti Deanna se tu fossi sindaco di Napoli, cosa faresti per migliorare la città?

D: Wow che domanda! Aspetta… Allora metterei i sensi  unici nei luoghi affollati, prolungherei gli orari della metropolitana anche in settimana. La polizia di strade e quartieri più spesso e meglio. Ah e poi troppo B&B

F: Il problema che tu dici si chiama “turistificazione": come lo risolveresti

D: a New York per esempio ci sta un limite per il numero di B&B

F: Mi sembrano valide idee. allora abbiamo quasi terminato, prima pero ho notato quanto ti infervori quando parlano male di Napoli sui social, soprattutto persone che non ci sono mai state. Secondo te da che dipende?

D: sono rimasti agli anni ’80 quando c’era la guerra di camorra. E poi c’è un po’ di razzismo verso il sud in generale. E anche un po’ di invidia (arte, sole e mare) e  un po’ di ignoranza (non sanno cosa dicono)

F: E per smentire tutte queste voci? Cosa si può fare?

D: Invitarli a fare un’esperienza sul posto

F: Concludo, ormai sei proprio napoletana. Pensi di trovare anche l’amore a Napoli?

D: in amore sono sfortunata ma se trovo qualcuno spero che sia napoletano… Magari non troppo geloso!

Dott. Fabio Comella

Guida Turistica per la Campania

Visite guidate:

https://www.campaniavisiteguidate.it

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